In quarantena con Animal Crossing New Horizons

Animal Crossing New Horizons è un gioco imperdibile che grazie ai suoi aggiornamenti catturerà l’attenzione dei giocatori per molto tempo a venire.

Nintendo Switch è una console atipica e per 10 mesi all’anno mi domando se il suo acquisto ne sia valso la pena. Conto sulle dita di una mano i titoli che (in 3 anni dal lancio) non ho rivenduto, disinstallato o maledetto. A volte, mi dimentico perfino della sua esistenza, arrivando a rimetterla in scatola per evitarle la polvere… Poi, puntualmente, esce una nuova esclusiva che torna a giustificare, da sola, tutto l’amore per Nintendo.

Animal Crossing New Horizons è uno di quei titoli super attesi (fa parte dell’immaginario Nintendo insieme a Mario e Zelda, per intenderci) ed aveva quindi una fan base caldissima pronta ad accoglierlo. Aggiungiamo l’assenza di diretti competitors nel genere, e che l’uscita sul mercato di Animal Crossing ha coinciso con l’inizio della quarantena per COVID19 in moltissimi paesi, ed ecco servito il record di vendite.
Un successo dovuto puramente a marketing e coincidenze allora? No: Animal Crossing New Horizon è un gioco imperdibile che grazie ai suoi periodici aggiornamenti catturerà l’entusiasmo dei giocatori per molto tempo a venire, e che merita tutto il suo successo anche di critica.

Per chi non lo conoscesse, Animal Crossing è essenzialmente un simulatore di vita caratterizzato da elementi light da gioco di ruolo bucolici che possono ricordare Harvest Moon o Stardew Valley, da una estrema cura per la customizzazione, e da un look&feel immediatamente riconoscibile. In questo nuovo capitolo della saga vi troverete, unico umano, a gestire lo sviluppo di una piccola isola deserta (proprietà della Tom Nook Inc. e del suo CEO, il Procione capitalista Tom Nook) che poco a poco si popolerà di nuovi abitanti: animali antropomorfi che diventeranno vostri amici in un dolcissimo mondo cartoon. Il tutto si sviluppa tra attività quali: passeggiate lungo la spiaggia, sessioni di pesca al salmone, di caccia alle farfalle o contemplazione di stelle cadenti…
Simulazione, quindi, di una vita piuttosto spensierata, se non per il costante mutuo da pagare in Stelline (la moneta locale) a Tom Nook, padrone di casa fiscale ma accondiscendente, e con unici obiettivi quelli di collezionare oggetti unici, flora e fauna di stagione, o seguire piccole missioni quotidiane verso la civilizzazione completa del vostro angolo di paradiso.

Sarà possibile customizzare quasi ogni elemento del vostro personaggio, della vostra casa, del paesaggio… mentre la voglia di scoprire nuovi oggetti, con cui rendere unica la vostra isola (tramite crafting o acquistandoli), sarà uno dei principali motivi di soddisfazione.
Altra grande motivazione ad accendere il gioco ogni giorno è la possibilità di ricercare varie specie di insetti e pesci (e resti fossili di dinosauri) per ampliare la collezione del museo cittadino. Troverete, sparsi per l’isola, animali più o meno rari da catturare, ma la caratteristica fondamentale di Animal Crossing è che il tempo in-game scorre seguendo l’orologio interno al vostro Nintendo Switch e molti degli animali catturabili saranno disponibili unicamente in un certo periodo reale dell’anno, o a una certa ora del giorno.
Stesso discorso vale per gli eventi. Ogni giorno speciale nella vostra vita reale avrà un corrispettivo in-game: dal primo di Aprile, al Natale, fino al vostro compleanno! In questo senso è come se avvenisse uno shift tra universi paralleli e avrete l’impressione che sia Animal Crossing a trattare voi da Tamagotchi e non il contrario, coccolandovi e accompagnandovi giorno dopo giorno nella vostra vita reale.
Come nei capitoli precedenti della serie, esiste un modo per barare. Spostando manualmente il vostro calendario interno alla console vi troverete in condizione di poter catturare animali altrimenti disponibili l’anno successivo, o seguire eventi stagionali in anticipo… ma Animal Crossing non è un gioco per frettolosi e il consiglio migliore che posso darvi è quello di non forzare il naturale scorrimento delle stagioni e di apprezzare passo passo questo titolo meditativo fatto di piccole soddisfazioni e scoperte quotidiane. In ogni caso, ormai, i giochi non escono mai completi e questo gioca a favore di questo titolo che seguirà un calendario di DLC e Patch periodiche per aggiungere, di volta in volta, i dati più importanti degli elementi stagionali.

Godendomi il suono delle onde dell’oceano dal molo di Puppilandia.

L’art direction di New Horizons è superlativa. La cura al dettaglio maniacale dietro ad una grafica all’apparenza semplice rivela tutto l’amore del team di sviluppo. Il risultato, su schermo dello Switch, è molto soddisfacente. Stessa cosa per l’audio, ripetitivo ma mai noioso, dal mixaggio perfetto per in ogni situazione. Uniche note dolenti: l’impossibilità di skippare i dialoghi già sentiti, così come un macchinoso sistema di crafting che non permette la creazione di serie di oggetti, così come l’uso dei materiali presenti nel magazzino del giocatore e non nelle sue tasche. Sono tuttavia dei piccoli dettagli di quality life che spero verranno risolti nelle future patch.
Assurdamente complicato (e in definitiva, broken) il sistema di gioco multiplayer Online, come da triste tradizione dei titoli Nintendo; ma se doveste riuscire a connettervi, potrete visitare le isole dei vosti amici o invitarli a visitare la vostra…

Un libro a parte poi meriterebbe l’analisi filosofica di Animal Crossing New Horizons. Nonostante la sua semplicità (ma forse proprio per quella, unita alla natura sand box, e al ritmo lento e meditativo) ha aperto riflessioni più disparate sistema economico capitalista, al saccheggio delle risorse naturali, all’inquinamento, alla vita parallela in un mondo utopico/distopico durante un particolare periodo storico che vede i suoi giocatori confinati nelle proprie case per via della quarantena. Questi temi, e molti altri, disponibili in rete, sono molto interessanti per chi crede che i videogiochi siano molto di più di semplici passatempo.

Punteggio finale

Storyline and Characters - 7
Graphic and Interface - 9.5
Music and Sound Design - 8.5
Gameplay and Design - 7.5
Longevity and Variety - 7.5

8

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The Casual Gamer

Data stellare Marzo 2020. A causa di un virus alieno diffuso sull’intero pianeta, raggiunto lo stato di illuminazione durante la lunga quarantena in criomeditazione, nasce The Casual Gamer: ennesimo blog di recensioni di videogiochi.

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