Stone Shard (V.Alpha) is for the lovers

Stone Shard esce in versione “early access” a cercare gli ultimi fondi per il suo sviluppo, ma anche a dimostrare che il suo team made in Russia (é il secondo gioco per gli Ink Stains Games) sta mantenendo le promesse ed usando al meglio gli oltre 100.000$ raccolti dal loro kickstarter. Stone Shard prende ispirazione da titoli come Diablo (1996-2012) e Ancients Domains Of Mistery (1994), aggiungendoci elementi moderni alla The Banner Saga (2014) o Darkest Dungeon (2016). Abbiamo iniziato a giocarci live on Twitch e siamo rimasti favorevolmente colpiti.

Scavando tombe alla ricerca di qualche spicciolo. Cosa non si fa per sopravvivere…

Questa versione di prova non ci permette di esplorare l’intero Regno di Aldor, ma la carne al fuoco è molta. La campagna inizia in una umida prigione (e ci mette poco a farci capire che non sarà un gioco facile) per poi introdurci alla storia vera e propria, partendo dalla classica taverna, fino ad allargarsi ad una prima sezione di mondo liberamente esplorabile. E già dai primi click è intuibile la vastità del sistema di gioco e l’estrema cura al dettaglio. Tutto, in Stone Shard, sembra essere pensato per soddisfare gli amanti del genere: un inventario ricco di oggetti; un sistema di armi e armature completo, dal cappello alle scarpe; tantissimi modificatori e statistiche; elementi survival quali la fame e la sete; status mentali e psicologici; possibilità di essere feriti in diverse parti del corpo, con relative conseguenze; tantissime abilità da sbloccare per un avanzamento completamente class-free del personaggio… insomma, ci siamo capiti. Stone Shard sembra voler racchiudere ogni elemento fin ora immaginabile in un unico titolo realizzato in curatissima pixel art.

La cura del disegno merita un altro piccolo paragrafo. Malgrado gli interni degli edifici siano (ancora) piuttosto simili tra loro, ci sono molti tocchi di classe nella grafica 2D di Stone Shard. Qualche esempio? Ognuno tra i 100+ pezzi di equipaggiamento, oltre ad essere disegnato diversamente, cambierà anche l’aspetto estetico del personaggio e vi saranno addirittura visibili i segni dell’usura (quanti titoli AAA sembra non abbiano voglia di cambiare l’aspetto dei nostri eroi?!) o ancora i (minuscoli) dettagli di sangue sul vostro viso quando uscirete malconci da uno scontro…

Stone Shard ha tutto quello che si potrebbe volere.

Tra alcune delle features non giocabili in questa beta (al momento stiamo giocando la V.0.5.8.6) elenchiamo tra l’altro: la possibilità di creare il vostro mercenario da zero; il sistema di reputazione con le varie città; fazioni amiche e nemiche; un non meglio specificato sistema delle “dicerie” (rumors nel gioco in inglese, che probabilmente terrà conto delle sotto storie? Mistero!); la possibilità di barattare oggetti negli shops, così come un sistema di economia fluttuante diverso da città a città; tante abilità in più; la possibilità di attivare il permadeath; e il sistema della “carovana”, pilastro fondamentale del titolo, che dovrebbe funzionare come in Darkest Dungeon, ovvero come una specie di gestionale dei mercenari, carne fresca da arruolare (si ricomincia da livello 1) coi quali recuperare le fila della storia.

In attesa degli sviluppi del gameplay, al momento, se si dovesse morire (e succederà spesso) il gioco caricherà dal checkpoint precedente, ovvero dall’ultima volta che abbiamo fatto dormire il nostro omino. Ad ogni morte, perderemo ogni progresso ottenuto dopo il chekpoint; questo rende l’esplorazione di Aldor appassionante e spietata. Ogni mossa conta e gli errori si pagano cari, mentre ci muoveremo sempre con un occhio alla mappa, attenti a non perdersi, alla ricerca di un campo base dove riposare e salvare il gioco. Non meno importante, ogni volta che ritenteremo la sorte, eventi e dungeons saranno ricreati proceduralmente, rendendo sempre nuova l’avventura.

Il combat system a turni è complesso e appagante.

Nei piani per lo sviluppo redatti da Ink Stains Games, leggiamo progressi fino al 2021. Non c’è quindi al momento una data esatta di uscita per la V.1 di Stone Shard, ma siamo più che convinti che l’attesa sarà ripagata. Per ora, non possiamo che consigliare questo titolo (incompleto ma in costante aggiornamento) a tutti gli amanti dei GDR, Roguelite e Dungeon Crawlers. Lávete provato? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti 🙂

P.S. è previsto l’adattamento in moltissime lingue, tra cui Italiano!

Prime impressioni

V.0.5.8.6 - 8.5

8.5

Il gioco è ancora in fase di sviluppo. Il voto non rappresenta il giudizio finale che sarà espresso, nella recensione completa, ad uscita del gioco.

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The Casual Gamer

Data stellare Marzo 2020. A causa di un virus alieno diffuso sull’intero pianeta, raggiunto lo stato di illuminazione durante la lunga quarantena in criomeditazione, nasce The Casual Gamer: ennesimo blog di recensioni di videogiochi.

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