Good Job per Switch. Il rich kid Nintendo è promosso o bocciato?
Un gioco che, nella sua semplicità, non smetterà mai di farvi sorridere. Purtroppo, si rivela troppo facile e troppo breve.
Strana esclusiva, Good Job sembra un prodotto che avrebbe dovuto essere sviluppato per smartphone e tablet, ma che si è trovato inaspettatamente sponsorizzato da Nintendo.
Dicendo che questo puzzle game ha l’aspetto di un mobile game non vogliamo sminuire l’ottimo esercizio di stile dei Paladin Studios, la cui missione è quella di fare “games that makes you smile”, e ci sono riusciti. Certamente, però, questo titolo somiglia di più a un casual game (no, non il nostro blog) alla Monument Valley più che a titoli che meritano un lancio in esclusiva su Nintendo Switch.
La durata molto breve, lo stile curato ma sempliciotto, i diversi problemi tecnici quali occasionali cali di frame, o hit-box di oggetti che si incastrano tra loro (quando tutti i titoli Nintendo sono estremamente polished) sembrano tutti elementi che confermano questa nostra idea. Sicuramente, per una piccola software house, l’endorsement di Nintendo è un bel traguardo, ma questo vuol dire che un gioco è costretto ad uscire sul mercato a 19,99€ (invece che, cifra a caso, a 4,49€) con tutte le aspettative che il prezzo comporta.
Ci sono comunque, in Good Job, diverse idee vincenti. Tra queste, l’input narrativo originale alla base di un gameplay intuitivo, curioso, divertente, e nuovo. Siamo i figli di un megagalattico capo d’azienda; tontoloni e maldestri, abbiamo però la fortuna di avere un papi dal cuore d’oro che ci regala l’opportunità di una “scalata” al successo verso i piani alti del suo grattacielo; anche se, consapevole del nostro scarso QI, il papi ci affiderà solo compiti manuali.
Il sistema di gioco consisterà allora nel manovrare un piccolo omino mentre si fa spazio in colorate mappe isometriche, alle prese con operazioni semplici quali: collegare internet, organizzare il magazzino, pulire il pavimento, o annaffiare le piante. Il tutto avviene in stanze colme di oggetti fragili che risponderanno “fisicamente” ad ogni nostro stimolo, e che sarà nostra premura evitare di far cadere, rovesciare, rompere, eccetera…
Il risultato è una slapstick comedy (anche la musichetta richiamerà il genere cinematografico) nella quale vi sembrerà di vestire i panni di un novello Charlie Chaplin nella sua muta lotta contro la macchina. Minuscolo ingranaggio di un’infrastruttura troppo grande, sarete proprio voi il granello di sabbia capace di inceppare la mega azienda di papà? Dopotutto, Good Job è qui per ricordarci che nulla sfugge alla legge di gravità e al comune destino: schiantarsi al suolo!
Parte fondamentale del divertimento sarà infatti quello di rimbalzare nelle stanze in un maldestro tentativo di evitare gli ostacoli. Good Job è un gioco che, nella sua semplicità, non smetterà mai di farvi sorridere: frantumerete un vaso ming cercando di salvare una libreria, o perderete il controllo della lucidatrice distruggendo la sala riunioni? Inutile dire che i disastri saranno all’ordine del giorno mentre scaleremo i 9 piani del palazzo, ciascuno coi suoi 4 puzzle, e ciascuno con nuove leggi della fisica con cui confrontarci.
Nascosti nelle stanze potremo poi trovare diversi set di accessori con cui vestire il nostro omino, mentre un sistema di voto legato al tempo impiegato e al numero di oggetti rotti proverà a invogliarci a rigiocare i livelli per cercare il perfect score.
Purtroppo, nella sua simpatia, Good Job si rivela troppo facile e troppo breve. Se la difficoltà è certamente relativa (il gioco è destinato anche ai piccolissimi) non risulta soddisfacente lo scarso numero di livelli ad un prezzo così elevato, mentre l’assenza di vere soluzioni alternative per risolvere gli enigmi renderà i livelli piuttosto lineari. Quello che c’è, comunque, Good Job lo svolge discretamente bene, e da bravo titolo Switch contempla anche un modalità multigiocatore locale. Buono per divertirsi in famiglia.