Yes, Your Grace. Strategia e dilemmi morali a corte

Yes, Your Grace è il primo gioco del team Inglese indipendente Brave At Night; è un titolo in pixel art leggero e piacevole che ci mette nei panni di King Eryk del regno di Davern nel suo quotidiano esercizio del potere. Il gioco ruota attorno alla sala del trono, luogo dove riceveremo visite gradite e sgradite, mentre decideremo le sorti del nostro destino e di quello del regno; ma l’intero castello è “visitabile” e ogni stanza ha un ruolo diverso. Settimana dopo settimana, il bilancio delle nostre scelte si rispecchierà in quattro statistiche da tenere sotto controllo (denaro, cibo, soldati, popolo), e dovremo far fronte a problemi interni mentre la storia principale avanza inesorabile.

L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, di quelle che non sono per ciò che sono.

Protagora
La stanza del consiglio di Davern in tutto il suo pixelloso splendore.

Padre di 3 figlie, sposo di una regina giudiziosa e amante delle cose belle (e costose), regnante di un castello pericolante circondato da banditi e truffatori… la vita di King Eryk non è certo facile. La storia è semplice, ma piena di tanti piccoli personaggi capaci di farvi fermare a riflettere attentamente alle conseguenze delle vostre decisioni. Cosa farebbe tutta questa gente senza di voi?! Yes, Your Grace riesce nell’intento di farvi sentire gli unici responsabili nel mezzo di un caleidoscopio di richieste, distrazioni, minacce e affari di famiglia da sbrigare, in un medioevo da fumetto divertente ma spietato al punto giusto.

È importante ricordare come le fondamenta di Yes, Your Grace poggino in realtà su un giochino rivelazione del 2016: Reigns della Nerial Games, anch’essa Inglese, distribuito dalla Devolver Digital. Reigns era un titolo tanto semplice quanto intelligente e ci chiedeva di scegliere (tramite “swipe” alla Tinder) tra possibili soluzioni ai problemi di una corte medievale. Ogni scelta comportava conseguenze diverse sulle 4 statistiche del regno (religione, popolo, esercito, denaro) e portava a finali diversi o a prematuri game over. Reigns ha avuto un ottimo riscontro, sopratutto su mobile, e si è successivamente espanso con Reigns, Her Majesty e soprattutto Reigns, Game Of Thrones. In Yes, Your Grace ci troviamo a compiere esattamente la stessa cosa, e il fatto di non aver cambiato ambientazione aumenta l’effetto di trovarsi davanti ad un copycat.

Se in Reigns vi erano diverse sottotrame e segreti da sbloccare, in un gameplay da “casual game” basato sulla rigiocabilità, in Yes, Your Grace si esplora invece una narrativa più lineare, con una attenzione particolare alle scelte morali ed economiche a lungo termine, e diversi finali possibili. Molte situazioni ci ricordano Papers Please (2013), altro indie game di successo che ci vedeva nei panni di un decisore alle prese con una fila di richiedenti aiuto in un susseguirsi di scelte morali dalle scioccanti conseguenze.

Stupid… stupid… stupid…

Al netto di queste pesanti eredità, il gioco, comunque, funziona. Man mano che si avanza nella storia, il gameplay si evolve e si sfiorano dinamiche da Avventura Grafica (come quando dovremo trovare un certo oggetto nel castello per poter trovare degli indizi), o da gestionale diplomatico e strategico, fino a un intera sezione “investigativa”. Da queste piccole cose si capisce come il team di sviluppo si sia divertito a realizzare questo gioco, riuscendo anche a pensare fuori dalla scatola dei generi.

Il momento della battaglia di mid game è uno dei tanti momenti “diversi” e importanti del gioco rovinato da un gameplay superficiale e confuso… peccato.

Nel comparto grafico è da notare la bella pixel art, che segue il trend degli ultimi anni. Purtroppo, l’interfaccia è realizzata male sia nella gestione delle informazioni nello spazio di gioco, che nei comandi, spesso confusi se non addirittura assenti (ad esempio manca il modo di controllare lo stato delle proprie finanze, cosa possibile solo a fine settimana). Questo approccio amatoriale all’user experience purtroppo è uno dei maggiori difetti del gioco e rende confusi o poco chiari molti momenti fondamentali, guastando non di poco l’esperienza di gioco. Musiche invece ben riuscite che a tratti scorrono come un piacevole sottofondo celtico per poi tornare preponderanti. Scopriamo che i due diversi mood portano infatti due firme distinte, nello specifico quella di Carlos Filipe Alves e quella della band Polacca metal-folk Merkfolk.

Per concludere: se approcciato con le giuste aspettative Yes, Your Grace si rivela un simpatico intrattenimento che, grazie a una storia semplice ma comunque ricca di colpi di scena e twist narrativi, può essere rigiocato per scoprirne i finali differenti. La sensazione è quella di leggere un libro game. Forse il prezzo di lancio è un po’ elevato (16,79€) ma potete sempre tenerlo in wishlist di Steam e provarlo quando si presenta l’occasione!

Punteggio finale

Storyline and Characters - 7
Graphic and Art Direction - 6
Music and Sound Design - 7
Gameplay and Game Design - 5
Longevity and Variety - 6.5

6.3

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The Casual Gamer

Data stellare Marzo 2020. A causa di un virus alieno diffuso sull’intero pianeta, raggiunto lo stato di illuminazione durante la lunga quarantena in criomeditazione, nasce The Casual Gamer: ennesimo blog di recensioni di videogiochi.

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