Road96 è tutto quello di cui avevo bisogno
Preceduto da una campagna social intelligente e ben mirata, Road96 era nella mia wishlist di Steam ormai da qualche mese ma la mia attenzione si era progressivamente attenuata, tanto da scordarmi totalmente della sua uscita, avvenuta questo Agosto 2021.
Il gioco si presenta come un road movie dal look&feel anni 90. Il protagonista (i protagonisti) sono un gruppo di teenagers in fuga verso la agognata “Road96”, la strada che permette di superare il confine di “Petria”, uno stato capitalista-dittatoriale, nelle intenzioni molto simile ai moderni U.S.A.; il tutto accompagnato da una colonna sonora ricercatissima ed una grafica dallo stile retrò poligonale molto accattivante. Basterebbe questo a fare di Road96 un titolo meritevole di interesse, ma la particolarità di Road96 si basa sul suo sistema a scelte multiple capace di svelare ad ogni giocatore un’avventura generata proceduralmente, e quindi sempre differente! I personaggi di questo spettacolo seguiranno i nostri passi e le nostre decisioni, svelandosi lentamente, come in un puzzle, prendendo vita (e morte) in un’affascinante storia di ribellione, amicizia e libertà, ambientata nell’anno 1996.
Quante possibilità di storia diverse promette Road96? Sulla carta, il team di sviluppo (DigixArt) ce ne promette ben 148.268! Tantissime, ma c’è da dire che i blocchi che le compongono saranno fondamentalmente gli stessi, “mescolati” in modo diverso, per ottenere uno dei (solo) 3 finali differenti. La storia principale del gioco resta dunque chiaramente la stessa, ma essa verrà modulata e confezionata in modo tale da risultare personale ed “unica” ad ogni partita. I suoi sviluppatori l’hanno descritta come “una via di mezzo tra una storia scritta unicamente dal punto di vista del suo autore, ed una scritta da una Intelligenza Artificiale col giocatore al centro.”
Una struttura alla Detroit: Become Human (2018) che, come nel capolavoro firmato Quantic Dream, vede al centro il tema della libertà. Se Detroit, per motivi ovvi, si soffermava sulle sottili sfumature del libero arbitrio; Road96 cerca invece di emulare quel senso di libertà che un road trip negli anni 90 poteva ancora regalare (sono questi gli ultimi anni prima dell’invenzione del telefono cellulare, nonché periodo di fermento politico in “occidente”). In piú, entrambi i titoli si svolgono sullo sfondo di una imminente rivolta sociale contro un potere oppressivo. Il risultato è una visual novel intelligente, coinvolgente, e perfetta per ogni tipo di giocatore, e spettatore.
Che Road96 sia un gioco indipendente (oltre dall’amore che si percepisce nella sua realizzazione, come solo i titoli realizzati da piccoli team riescono ad esprimere!) si nota però da molte sbavature ed incertezze. A partire dal comparto tecnico, fino alla stessa sceneggiatura. La grafica, a metà strada tra Grim Fandango (1998) e Firewatch (2018), Road96 non eccelle in cura al dettaglio ma ha il pregio di riuscire a fare dei suoi limiti tecnici uno stile visivo coerente con la storia ed il mondo in cui essa prende parte. I personaggi poligonali che incontrerete sono tutti scritti e doppiati magistralmente, e riusciranno a rimanervi nel cuore, poco importa se i loro movimenti o interazione col mondo di gioco saranno imperfetti.
Parlando di difetti più evidenti, invece: in alcune sporadiche occasioni ci saranno da sopportare bug, anche abbastanza gravi, che rovineranno la continuità di alcune scene e potrebbero farvi perdere il filo della storia… Speriamo in future patch. La storia coi suoi personaggi poi, sebbene inizi in maniera impeccabile, si sfalda verso la fine, con alcune delle scene più importanti confuse a livello di script, e regia. I dialoghi inoltre, a volte, risultano incomprensibili, e se si decide di andare avanti é solo sulla fiducia. In tempi in cui ogni gioco ritarda la propria uscita, anche Road96 avrebbe potuto aspettare di essere rifinito a modo. Peccato perché, in questo stato, ciò influisce negativamente sul mio voto, altrimenti più alto.
Divertenti ed inaspettati saranno poi i molteplici mini-games di cui la strada verso il confine sarà costellata. Dai momenti “guitar hero”, allo shooting game, a forza quattro, Pong… Road96 pesca da tutta la storia dei giochi e ne innesca le meccaniche nei diversi momenti della sua storia principale, riuscendo ad essere sempre vario e mai noioso.
Infine, Road96 colpisce in pieno stomaco con una colonna sonora tra le migliori mai sentite per un videogame. Realizzata da 8 artisti internazionali differenti, la soundtrack è un mixtape che si slega tra i generi musicali, tutti egregiamente composti, potenti ed evocativi; mentre riesce a trovare addirittura una dimensione diegetica con l’espediente della ricerca (e collezione) delle diverse musicassette in-game. I capitoli del gioco portano poi il nome di pezzi leggendari della musica, quella musica come migliore compagna di un viaggio in solitaria in autostop… l’attenzione che il team ha dedicato a questo aspetto è ammirevole.
In questa fine estate 2021, Road96 è tutto quello di cui avevo bisogno, per regalarmi il road trip che non sono riuscito a fare 🙂 ma è soprattutto un titolo imperdibile per chi, come me, ha apprezzato titoli come Life Is Strange (2015), ma soprattutto l’evoluzione del genere dei Walking Simulator “narrativi” alla What Remains of Edith Finch (2017) o Firewatch (2018). Il gioco é presente su tutte le piattaforme ed é in lingua inglese ma sottotitolato anche in Italiano. L’avete provato? Fatemi sapere cosa ne pensate.