Space Haven (V.Alpha) un onesto passatempo spaziale

Space Haven è un altro dei tanti giochi strategici e gestionali a tema spaziale ispirato dal geniale Faster Than Light (2012). In questo accesso anticipato della piccolissima software house BugByte (che già aveva pubblicato un gioco sci-fi nel 2016, Battlevoid: Harbinger) dobbiamo costruire la nostra base e gestire attentamente risorse e personale, sopravvivere al vuoto cosmico e ai suoi pericoli, mentre esploriamo la galassia alla ricerca di vita, e risposte.

La principale attrazione del gioco gira attorno alla costruzione della propria nave spaziale. La visuale isometrica in pixel art è funzionale e ben fatta ed anche l’interfaccia, malgrado la mole di informazioni presente su schermo possa intimidire, si presenta pulita ed efficace. Vi sono diverse strutture possibili, e ciascuna di esse svolgerà una funzione vitale per l’astronave e il suo equipaggio, che si tratti di economia interna, gestione di carburante, acqua, cibo, o materiali. La ricerca permetterà in seguito di sbloccare nuove possibilità.

La visione generale della nostra astronave, in Space Haven.

L’equipaggio esegue in automatico le operazioni necessarie al mantenimento della astronave, così come i compiti da noi assegnati. Ogni componente della crew ha dei tratti caratteristici e dei punteggi abilità che comporteranno la sua efficacia in una decina di campi differenti. Esiste anche un sistema di gestione dello stress emotivo e fisico, così come ogni astronauta subirà la complessa rete di relazioni con gli altri personaggi, che lo porterà a diversi comportamenti. Questa meccanica è al momento solo abbozzata in Space Haven, e necessita di ancora molto lavoro per risultare una variabile determinante nel gioco. Al momento possiamo apprezzare la buona gestione della intelligenza artificiale, che riesce a gestire bene la scala di valore delle task assegnatole.

È possibile configurare la nostra base a piacimento.

Altra meccanica che necessita di qualche accorgimento è quella che permette di prendere il controllo diretto del nostro equipaggio. Questo serve a forzare certe azioni, esplorare i relitti abbandonati che troveremo a galleggiare nello spazio profondo, o seguire i combattimenti. Al momento infatti, gli incontri con alieni (o pirati), ed i combattimenti in tempo reale sono ancora abbastanza pressapochisti.

Vi sono poi diverse “fazioni” di NPC nel gioco, con le quali è possibile commerciare ed avere diversi tipi di interazioni. Non si pretende certo la profondità diplomatica di Imperium Galactica, o di Stellaris ma, al momento, si possono compiere pochissime cose (praticamente solo il commercio). Il lavoro da fare per raggiungere un sistema di interazione tra diverse civiltà è ancora tanto.

Possiamo commerciare coi pirati spaziali ma non fidarsi è meglio…

Nonostante sia un early access, in Space Haven si percepisce una grande attenzione ai dettagli. Il gioco, data la sua natura rogue, anche allo stato attuale è avvolgente e vario, e presenta una elevata rigiocabilità. Per questo, il titolo ha ricevuto molta attenzione dagli utenti di Steam, con numerose recensione positive ed una fan base dedicata ed attenta. È da citare anche la minimale ma emozionante colonna sonora originale (che ha già vinto dei premi).

Space Haven, dicono i suoi sviluppatori, sarà pronto in un anno o due. Sono quindi da aspettarsi moltissime features aggiuntive e, speriamo, anche le meccaniche mancanti e limitate verranno approfondite e corrette. Il gioco è da subito interamente tradotto in molte lingue, italiano compreso! Una nota negativa è il prezzo… Al momento il titolo è disponibile su Steam a 21,99€, decisamente troppo per un gioco indipendente di questo tipo; cercate di trovarlo scontato.

Prima impressione

V.Alpha10 - 6.2

6.2

Il gioco è ancora in fase di sviluppo. Il voto non rappresenta il giudizio finale che sarà espresso, nella recensione completa, ad uscita del gioco.

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The Casual Gamer

Data stellare Marzo 2020. A causa di un virus alieno diffuso sull’intero pianeta, raggiunto lo stato di illuminazione durante la lunga quarantena in criomeditazione, nasce The Casual Gamer: ennesimo blog di recensioni di videogiochi.

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